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CATALOGO NARRATIVA
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Legenda dei generi
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Niente più controlla il processo di recessione in un sistema senza regole e senza cooperazioni, dove i soggetti più spregevoli e meschini vengono selezionati per l’obiettivo di estinzione della vita che ha mente e cuore. Al punto in cui si è arrivati basta che emerga un comportamento letale per le forme intelligenti umane ed esso può diffondersi con rapidità fulminea, l’ordine può collassare simultaneamente in ogni parte del sistema e la sopravvivenza del gruppo planetario può diventare del tutto improbabile. Quel comportamento è emerso: è l’Omicidio relativo.Uno scienziato, una giornalista e un investigatore, punte di diamante dell’ultima resistenza umana organizzata da un uomo creduto morto, affrontano gli assassini terminali, esecutori del mandato di distruzione della specie intelligente umana. Più forte è il mandato universale della speranza, che guida la missione contro l’Omicidio relativo fino all’ultima battaglia. |
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Spazio e tempo: due vastità praticamente inesplorate e forse inesplorabili su scala cosmica, checché ne dicano le più accreditate teorie scientifiche. Immaginiamo di poter assistere allo scorrere del tempo dal punto di vista di Dio e da quel punto di vista affrontare l'eternità e di rimando l'infinitesima rilevanza della nostra umanità: è quello che accade al protagonista della prima storia. Immaginiamo invece - ed è la seconda storia - che sia la vastità dello spazio a portare l'inatteso: la scoperta che anche il vuoto - quello che noi consideriamo tale - sia un ambiente nel quale la vita si è sviluppata perché essa è una delle proprietà dello spazio cosmico, una delle forze naturali del cosmo, come la gravitazione o l'elettromagnetismo. Se è così, allora, tutto è pieno di vita e l'universo si accende di infinite prospettive, inaccessibili alla semplice considerazione fisico-matematica che ci offre la scienza ufficiale. |
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Questa raccolta di racconti ha il sapore impagabile di una antica e costante consuetudine alla scrittura, accompagnata dalla figurazione originale delle storie in immagini e disegni, e incorniciata nell’immaginario da atmosfere di vario genere, dal fiabesco al fantastico, al fantascientifico al realistico. “Ogni volta” è una ormai rara manifestazione del piacere di narrare: le “onde” della parola fluiscono in un moto ritmico, ora quieto ora sommosso, ancorate a un fondo “sottomarino” di visione unitaria della condizione umana. Lo si percepisce “ogni volta”, fin dall’apertura dei racconti, talvolta sviluppati in una storia “detta”, talora incisi in poche righe con una storia allusa. La potenza suggestiva della Storia Una che i vari racconti narrano risiede nella “promessa” che misteriosamente la vita umana ha avuto e che è stata tradita, senza che però l’uomo possa rinunciarvi, sicché essa ricomincia con altri volti e forme “ogni volta”, anche se “ogni volta” la caduta dell’angelo portatore di una promessa corrisponde al pianto di un uomo, divenuto “diavolo”, perché privato di quella speranza. |
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Il Ducato di Edroth ha vissuto duecento anni di pace ininterrotta dopo la sanguinosa ribellione al giogo dei Baroni. Ora però qualcosa ha destato l’ambizione di Llandelorm, che inspiegabilmente muove i suoi grandi eserciti per riportare i “ribelli” sotto il suo dominio. Mentre nel Ducato ci si chiede il perché del feroce conflitto che sta per esplodere, un’oscura minaccia giunge da Est in risposta… |
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ll fortunato incontro con Isaac Asimov, del 1990, ha indirizzato Daniele Girtanner verso la narrazione di racconti di SF, sfociati nella pubblicazione della sua opera prima, Trendal. |
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Anatole Giunchi, attraverso una calibrata metafora e con la leggerezza propria di un sogno, narra la storia terribile di un’umanità senza speranza, vuota, ottusa, generatrice di “mostri” e incapace di vedere oltre se stessa. La vicenda, un viaggio verso la conoscenza, si nutre di momenti di saggezza attraverso le belle leggende evocate dal protagonista, in cui i temi dell’incomunicabilità, della separazione e della morte si esprimono attraverso profonde sfumature. Gli incontri rivelatori con personaggi simbolici ben costruiti, dal sindaco a Maria, dal mendicante a Anna, a Martino a Giorgio, danno spessore all’itinerario propiziatorio: i personaggi di volta in volta rappresentano valori - amore, amicizia, giovinezza - e distorsioni ben identificabili – sopraffazione del potere, burocrazia. La storia è una denuncia forte e convincente, che non lascia via di scampo all’uomo “senza futuro” e che, come specchio di una tragica realtà mai come oggi così vicina, riflette una condizione di eterna “separazione” dell’uomo da se stesso. |
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Il romanzo è strutturato in due parti: dapprima troviamo, narrata come ricordo, la vita infantile del protagonista con il suo particolare sentimento del tempo. Il bambino si esprime attraverso tutti i suoi “vorrei”, cioè il suo volere tutto subito, anche lo spazio per lui è assoluto: può esplorare soltanto il mondo degli oggetti che tocca e dei profumi che coglie. L’idea del futuro è appannaggio esclusivo della sua immaginazione sognante, come quando ad esempio insegue con lo sguardo le macchine, simbolo di un viaggio del tutto sconosciuto. |
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Che cosa hanno in comune, in I Custodi delle memorie umane, un pittore che sente ardere al proprio interno la magia demiurgica di chi crea forme e immagini su tela, un tranquillo lavoratore medio borghese che nel fine settimana viaggia nei ricordi e nei luoghi di vecchie cartoline, e un uomo drammaticamente solo negli spazi di una Chiesa? Una apparizione tanto reale quanto improbabile e trascendente: quella di una donna portatrice di uno sguardo d’intesa, capace di lenire le asperità della vita e l’incomunicabilità, quella di un corpo perfetto da dipingere, bellissimo, vivo e pulsante. |
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Racconti misteriosi è il titolo che accomuna, nella sensazione di una svolta esistenziale, i due avvincenti e sapidi romanzi di Tommaso Torsello qui pubblicati. |
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Nel 2070 James, un ragazzo di 22 anni, vive normalmente la sua vita, ma la realtà è molto diversa da quella di oggi: la temperatura si è alzata notevolmente in tutto il pianeta, gli oceani hanno divorato chilometri di coste, l’acqua dolce è un bene di lusso, una realtà politica dal nome tanto rassicurante quanto terribile (Democrazie Occi-dentali) pretende di proteggere i cittadini dai nemici, i terroristi islamici, controllando ogni aspetto della loro vita. Un nuovo rigore religioso e un moralismo esasperato permeano ogni momento della quoti-dianità, così anche una vera storia d’amore diventa difficile, forse impossibile. In questo futuro non troppo lontano non c’è spazio per gli eroi o per i grandi ideali, ma in un mondo che va a rotoli è nei semplici sogni di una persona qualunque che si può trovare una speranza per cui valga ancora la pena di vivere… |
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Chi difenderà l’uomo dalla bellezza del cielo e dell’oceano? Forse una città dalle infinite mura. Forse
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C’è la notte della Terra, che è il sonno breve delle creature figlie della luce. E c’è la notte dell’Universo, che è la veglia infinita delle stelle. Da sempre alcune creature umane tradivano Venne, però, un tempo in cui il fragore del giorno si fece così assordante e invadente che quella specie fu quasi sterminata, tuttavia non si estinse mai del tutto, perché qualcuno, testardo e stremato, dannato e felice, continuò a trovare in quell’umile ruolo il senso perfetto. |
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Nel regno del Tempo può accadere che anche l’amore più grande non possa bastare a costruire una piccola armonia. Quando questo avviene, si vedono nei cieli le stelle diventare più gonfie come volessero schizzar via. Nelle storie della Terra delle Stelle vi sono invece onde di luce che si allargano ed espandono, fino a oltrepassare il muro della natura materiale, per volare nell’orizzonte immenso, aperto e ignoto. Queste onde, anche se piccolissime come quelle di una bambina, possono, con la loro goccia di verità, trovare per il più grande amore una piccola concordia oltre l’abisso del Tempo. |
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"È tempo che le creature intelligenti compiano un salto di qualità nell’immaginazione. È tempo che, lasciati i recinti e le fissate prospettive, provino ad assumere il punto di vista dell’Universo e inseguano le piste del Mistero, ovunque vadano, anche attraverso l’Inferno.” Il Pellegrino |
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"Per l’esperienza millenaria che possiedo posso dire e dirò: nessun vero Giocatore ho mai incontrato in questa Sala che le convenzioni del codice e le regole del gioco in qualche modo non oltrepassasse, mai un solo Vincitore il cui segreto di gioco non apparisse ignoto." L’Arbitro del Gioco |
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Davide è un ragazzino esile ed impaurito, inevitabilmente a scuola diviene il bersaglio di scherzi ed insulti, fino a quando un giorno improvvisamente quel ragazzo all’apparenza innocuo reagisce in modo violento e spietato ad una delle tante provocazioni. Da quel momento tutto comincia a cambiare nella mente, nel fisico e nelle percezioni di Davide: da quel momento diviene lo scorpione. Le sue azioni violente e la sua vita andranno a sfiorare quella di Tod Hanneman, mite guardiano di una biblioteca tormentato da atroci incubi e disturbi percettivi, e quella di Marcus Wallemberg, un tenente della squadra narcotici abbandonato dalla moglie e dalle figlie. I personaggi si muovono in una realtà violenta e claustrofobica, allucinata e distorta, dove l’unica possibilità di difesa e di vita sembra essere quella di essere più veloci e spietati di chi si mette loro contro. |
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Il libro è formato da nove racconti che descrivono varie e drammatiche tipologie di vita, tutte comunque al limite della “trasgressione”, al limite di quello che è ritenuto conveniente oppure no, al limite tra quello che viene detto e quello che invece viene taciuto. |
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Le vicende bizzarre di gente apparentemente normale, le paure ancestrali e profonde, i misteri grotteschi ed oscuri, i fantasmi del passato, animano i racconti di Mara David, un noir in cui l’imprevisto e il grottesco si insinuano sovvertendo irrimediabilmente le regole della realtà, fino ad intaccarne abilmente la sostanza. |
Una volta avevo amato un piccolo paese di provincia senza accorgermene e quell’amore non voleva saperne di lasciarmi”. La frase è dello scrittore Don DeLillo e si pone quasi commento a questo lungo racconto di nostalgia e ricerca delle radici, che inizia con storie di persone in buona parte vere, le vittime sacrificali di quel rapido, radicale cambiamento d’epoca che si verificò nel secondo dopoguerra, soprattutto nel Meridione d’Italia.Memorie antiche che vanno stingen |
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Una vita da eretico rappresenta le vicende di un personaggio che attraversa la trasformazione della società dai paradigmi degli anni Sessanta / Settanta all’attuale condizione postmoderna. Il protagonista è caratterizzato da un’onestà intell |
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Una famiglia potente, una immensa tenuta, una casa faraonica, una antica e fiorente fabbrica di birra. Il nonno e la bambina, la “pulce di casa Newtron”, giocano a scacchi davanti al camino. |
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Scorrevolissimo libro sulla storia, romanzata, di Tutankhamon ("perfetta la vita di Amon" o anche "immagine vivente di Amon"), Faraone bambino della XVIII dinastia, salì al trono ad appena 9 anni, regnò per un decennio e morì in circostanze misteriose. |
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Quando il romanzo storico riesce a tingersi dei colori di una terra e di un mare (quelli siciliani), dei sogni e delle speranze dei suoi personaggi come del coraggio dei suoi eroi, diviene documento e testimonianza di vita e il lettore ne assapora i riflessi ed il calore. |
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Il nuovo romanzo di Luisa Rezzola riesce a far rivivere le immagini, i colori, le voci, il fascino misterioso, le leggende e le storie dell’antico regno dei Faraoni . |
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L’accostamento di due civiltà, in sé incomplete e tremendamente distanti, genera tragedia. Questo nella storia di Mwalimu come in quella di Sami. Storie d’amore, di speranze, soprusi, tradimenti e vendetta, sullo sfondo della splendida natura del Kenya. Esse sono narrate con una semplicità trasparente, che rivela la verità delle situazioni, e con una dolcezza sognante e malinconica di fondo, che risalta la brutalità nascosta sotto le illusioni. |
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Un mistero diabolico ci accompagna in questa storia, dove il signore delle tenebre tiene nelle sue mani, come un burattinaio, le vite altrui; vite vuote di comuni mortali, senza volontà e futuro. Il male crea e distrugge, ma rappresenta anche ciò che l'uomo non può vedere allo specchio perché celato dalla sua stessa figura. Una storia inquietante, popolata di figurine vuote che non hanno più la forza di reagire al nulla. In questo quadro desolante, però, un investigatore che non ha più nulla da perdere, incaricato di far luce sul misterioso omicidio del suo collega, riscopre la forza della sua umanità e si ritrova, pur manovrato da un potere più grande, a combattere per la sua vita e per la sopravvivenza del genere umano. |
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La donna del bar è un poliziesco atipico che si riproduce per quadri, quasi fosse la sceneggiatura di un film. Il linguaggio è semplice, ironico. Gli ambienti, le situazioni ed i protagonisti girano al tempo del lungo turno giornaliero del Bar Matinèe. L'organizzazione spietata, a cui l'uomo dagli occhi blu deve rispondere è lo specchio della realtà destinata ad una morte lenta. Ma anche la morte ha un sapore dolce, malinconico, inevitabile, ed arriva accompagnata dalla musica; un requiem che ha le note di un rock. |
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E’ una città tranquilla, come tante. Anche quella clinica privata non ha nulla di particolare, ma i ricoverati sono come fantasmi, quando entrano difficilmente ne escono. Una giornalista decide di saperne qualcosa di più. Cerca una persona che è svanita tra i corridoi asettici senza lasciare traccia. Ogni tentativo di ostacolarla le dà nuova determinazione. Ma chi la vuole fermare? E perché? |
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La barriera che separa la realtà dal sogno va man mano assottigliandosi, un terribile incubo omicida perseguita il protagonista. Come rimuovere l’immagine onirica di un delitto? |
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Il corpo di un bambino all’obitorio, una misteriosa e diabolica famiglia di contadini, rinchiusa in una villa fronteggiata da due antichi alberi di noce a mo’ di superbo stemma, un personaggio ambiguo, pericoloso e perverso, Valentino, e una neuro |
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Ragazzi e ragazze dodicenni alle prese con avventure misteriose, tra brivido e magia. |
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Chi era veramente Gabriele d’Annunzio? Quali segreti nascondeva sotto l’immagine pubblica? E soprattutto quale è stata la sua vera fine? |
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Galline cleptomani, rospi voyeuristi, topi malavitosi, ragni scorbutici, gatti negromanti, oche logorroiche… Un caleidoscopio di bizzarrie scoppiettanti corredate da una sentenza proverbiale finale e da una filastrocca in coda, a suggello morale dell’evento narrato. |
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Accade a un Grillo, il protagonista di questa fiaba, di cadere A pancia in su. Una condizione, questa, in cui tutto è diverso e incontrollabile, ogni cosa è distante e senza vita, tutto scompare e tutti sono nemici. |
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Questo volume è una raccolta di quattro fiabe: La linfa di Evelyn, Momo e il Cactus, Jacques l’equilibrista e A pancia in su. I protagonisti hanno in comune l’esperienza di un incontro, con una “creatura amica”, che li aiuta a superare poeticamente una situazione di conflitto interiore. Evelyn riesce in tal modo a liberarsi dei condizionamenti dell’orribile mondo in cui vive, Momo può risolvere in modo originale la sua condizione di solitudine, Jacques ritrova se stesso e la sua magia e il Grillo trasforma una realtà, in cui tutto è incontrollabile e tutti sono nemici, in un meraviglioso viaggio incantato. |
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Eventi reali, in metafora. Uno scrittore agnostico (nella metafora un architetto) ma disperato per la sorte del figlio malato, fa voto di rinunciare a ciò che, escludendo le persone, gli è più caro: lo scrivere (nella metafora la festa).Trascorrono gli anni e infrangerà il voto. Gli rimorderà la coscienza sia per il tempo perso sia per l'essere venuto meno a una grave promessa. “Eh si, se non è indispensabile la fede per pronunciare un voto, non lo è neppure perché rimorda la coscienza avendolo infranto.” Il dilemma si stempererà in una egoistica, ma umanamente inevitabile giustifica |
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Una scrittura vera, non fatua o recitata, ma vissuta e intensa in più momenti, capace di rappresentare nel movimento interiore del protagonista l’attuale condizione di incertezza, frammentazione, inconsistenza e il desiderio dei ordinare il pensiero e l’esistenza stessa. Il tema della parola è dominante ed è simbolo non solo della scrittura, ma della comunicazione dell’io con se stesso e con l’esterno. Uno stile costante riesce a conferire unità alle parti nel loro dinamismo. |
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I racconti costituiscono un’opera unitaria, una sorta di ritratto, spietatamente neutrale, della psicologia e delle psicosi dell’individuo postmoderno. Spettrale è la cornice quotidiana in cui si esaurisce la sua esistenza per l’assenza di persone, di rapporti, di senso; egli vive di impulsi, desideri e sensazioni, ma l’energia è sempre troncata dall’inconsistenza e dal dubbio. |
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“Miseranda fine d’un orologio d’epoca” conclude una trilogia, che l’autore stesso ama chiamare trilogia dell’incomunicabilità, cominciata con “La stanza dei ritratti” (pubblicato nel 2000 da Firenze Libri) e continuata con “Analisi di un intenzione” (Starrylink Editrice, 2003). |
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Grido di amore, di energia, di vita sono queste pagine di Daniela Morena. Esplosive, laceranti e tenere, raccontano l’esperienza interiore intrisa di sofferenza e di gioia, alla scoperta cosmica di un mondo teso sulle corde danzanti della vita e della morte. Morte vinta per sempre dal mistero divino della Resurrezione, che erompe dalla Terra. |
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Amari i racconti contenuti in Storie di confine, di un’amarezza che è lo specchio di un’umanità sofferente e perduta dentro i suoi limiti. I racconti riflettono una quotidianità vuota, che induce alla ricerca disperata di qualcosa che non si trova, quel qualcosa che è rappresentato da una libertà spesso irraggiungibile se non attraverso scelte difficili, addirittura estreme. Le vite narrate sono sospese, a tratti riflessive, spesso predestinate. Dentro i racconti, infatti, la vita scorre come segnata dal senso dell’inevitabile. Ciò che deve accadere, equivoci compresi, malauguratamente sempre accade, non c’è via di scampo. |
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Il padre del protagonista è stato assassinato, ma la vera vittima è lui, perché vive in una famiglia distrutta, dove gli affetti non leniscono il dolore ma ne generano solamente, dove la madre tradisce la memoria amoreggiando con un altro e la sorella diventa prostituta, accumula rabbia e impotenza, è portatore di una eredità di vendetta fatale e alla fine diviene anch’egli assassino. L’ultimo romanzo di Sandro Prati sembra una pièce da tragedia greca.La giustizia dello Stato non esiste, essa è completamente vanificata dagli interessi politici .La religione non fornisce soluzioni accettabili. Nessun rapporto affettivo è sano o “puro”. Il romanzo ha uno stile lapidario e tagliente e un ritmo incalzante. La sua forza dirompente è quella di chiudere il lettore in una sorta di nastro di Möebius e in una vicenda intimamente ambigua e corrosiva. |
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“L’attesa, il malessere, la difficoltà e l’inutilità del vivere e comunicare, l’inconoscibilità del reale, la vana ricerca della felicità, la solitudine: questi i temi trattati da Paolo Lanzillotto. Vento è un racconto sulla vita e sulla morte, sulla ricerca di un senso e sull’autodistruzione. Il protagonista, Sandro Vento, vive relegato in un’angusta e futuristica cella di massima sicurezza, incarcerato per un motivo non espresso e condannato a morire; in Delirio d’onnipotenza Alberto Armellini è un uomo di successo, un direttore di banca, che finisce accusato per una rapina che egli stesso ha subito; Girotondo è una scena delirante che ha come sfondo un locale alla moda, una carambola di violenza che coinvolge varie figure e figurine in scene di quotidiano sfruttamento, perversione e squallore." |
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“Consuetudine dell’ombra” è una poliedrica proiezione di sentimenti, in un amalgama temporale che “gira” il loro corso, dagli attimi del presente (mai scisso dai sogni di un indefinito futuro) alla memoria del passato. I sentimenti sono totali, anche se contraddittori o perduti, sono il mezzo magico per rimanere vivi, sono comunque Amore con aspirazioni assolute (sia il sentimento materno, sia l’amicizia, sia il rapporto di coppia), ma al contempo sono disposti a ripiegare in pace, ad abbandonare, a giustificare le svolte, a vivere nella nostalgia. Non esistono sentimenti negativi, come non ci sono atteggiamenti “cattivi”, perché lo scopo è solo la ricerca di sé e il Padrone di Tutto è il Tempo. |
Una casa sulla spiaggia, cullata dal rumore del mare, un giovane che si tuffa con la sua tavola tra le onde, cercando l’unione con l’indicibile bellezza di quel luogo magico: così si apre e così si chiude la vicenda del breve romanzo. Nel mezzo si sviluppa la storia del protagonista: il suo purgatorio nella mediocrità quotidiana, la sua “discesa agli inferi” con la morte del giovane fratello, poi le sue peripezie di vagabondaggio e infine la sua ascesa alla felicità del ricongiun-gimento con il mare, con il cielo, cioè con il mistero della vita. Tutto il percorso si forma tra la realtà e il sogno, tra la vita e la morte. La vicenda ha lo spessore di un’allegoria dell’esistenza umana e la pregnanza di un’introspezione profon |
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È una veloce e spigliata autobiografia all’insegna di un messaggio di all’insegna di un messaggio di ottimismo agonistico. |
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Il protagonista dei racconti di Roberto di Martino è l’uomo colto nella quotidiana lotta per affermare la propria unicità in contesti sempre più anonimi, automatici, depersonalizzati. |
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Insomnia è un profondissimo diario interiore, che parla a tutti quegli “uomini che provano gli stessi sentimenti, che hanno le stesse lacrime e gli stessi sorrisi” dell’Autore. Insomnia infatti ha la capacità di descrivere – in assoluta sincerità e purezza – la condizione esistenziale, emotiva e razionale delle persone del nostro tempo postmoderno. Il fortissimo sentimento del nulla e l’altrettanto potente desiderio di compimento generano l’odio/amore per la vita, “il movimento immobile” dell’instabilità e dell’incertezza, il bisogno di speranza e la sua negazione, la scelta e la fuga dalla solitudine, il tremendo anelito a qualcosa di Altro e la rinuncia alla ricerca per sospetto di inutilità. Non c’è però rassegnazione; vi è il limite non oltrepassabile dei valori irrinun |
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Sullo schema di questo gioco è originalmente costruito il breve romanzo, dal titolo omonimo, di Fulvia Strano. Aspasia, la protagonista, è stata lei stessa una delle bambine «che hanno smesso troppo presto di giocare» e alle quali è dedicato il libro; l’inconsapevolezza e la macchia terribile di un passato censurato per sopravvivere la costringono ad un iter di “ri-formazione” della persona, senza molti aiuti da parte degli uomini che incontra. Ciononostante Aspasia si riconquista, riprende cioè “i colori e le speranze” perduti nell’infanzia troncata, sottraendosi al suo Inferno, grazie alla forza d’animo che le viene da ciò che incondizionatamente crede e ama, il suo Paradiso. |
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l romanzo “Giorgio K.” si inserisce all’interno del filone dei romanzi di vita e di apprendistato, vi si narra infatti di un giovane, Giorgio, intento nella ricerca di dare un senso ed una direzione alla propria esistenza. Il percorso di crescita del protagonista è contrassegnato quindi dall’apparire di storie di vita parallele alla sua, come quella di Angelo, e da incontri che richiamano fantasticamente personaggi fiabeschi: il Gatto e |
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Tra tanti libri scritti e scritti bene perché decidere proprio di leggere questo? |
Una storia che ne genera altre, dove i colori di un viaggio, dipinti su tela, diventano fili di seta che uniscono due anime attraverso il tempo. L’impulso immortale disegna ruoli ed equilibri diversi per completare se stesso e traccia percorsi che permettono di riconoscersi, pretendendo spazio, verità, coraggio. Frammenti confusi, ricordi, sogni fanno scorgere il posto intuito da sempre e cedono al futuro la promessa eterna ed oscillante che dimora nel mare. |
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Il racconto affronta il disagio dell'uomo nel vivere il quotidiano e nei rapporti interpersonali, mante |
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La storia inizia e finisce con un gruppo di ragazzi sulla spiaggia: in mezzo è passata l’adolescenza, quella di Victoria e dei suoi cinque amici, che sperimentano le grandi gioie, gli amori, gli entusiasmi e le sconfitte quotidiane di questa età, finché un tragico incidente li lancia nella vita adulta. “In silenzio” non è solo un coinvolgente romanzo sull’adolescenza, ma è anche un percorso iniziatico, che smaschera le illusioni e le fragili certezze di un’età per interrogarsi sul senso della vita, dell’amore e della morte. |
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Northern storm, la storia di Raphael e Arianne, è il romanzo di un particolare passo nella lunga strada della vita, un’espressione dei sentimenti che caratterizzano la vita di migliaia di giovani al mondo... un crescendo di amore e di dispera |
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“Forse, non ci saremmo più lasciati” è un romanzo intenso, da assaporare lentamente, gustandone i dialoghi e gli interrogativi, alternati da pennellate di colore e voci, dall'amore e dalle sue contrad |
Un intreccio di personaggi che si muovono in uno spazio senza tempo, incontrandosi e perdendosi. Bolle Blu trasporta in una dimensione intima dove le certezze sfumano per lasciare il posto alla fantasia e all’immaginazione. |
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Un romanzo intenso e veloce, sviluppato su diversi piani temporali, che porta dentro la voglia di emozionare e l’intenzione di esprimere valori, profumi ed idee, talora quasi dimenticati. |
A sud est dell'amore |
Un congegno per inspirare l’atmosfera creativa di Parigi, per allontanarsi dallo stereotipo turistico che fa della città l’astratta cartolina della cultura mondiale. La Francia, in questo libro, si trasmette per riecheggiamenti, per dettagli, per sentieri seminascosti, come crocevia di esodi e di flussi creativi. Le fisionomie e le storie si ibridano tra loro, nelle piazze, nei caffè, nelle stazioni, lasciando tracce umane da decifrare. |
Leggendo questi brevi racconti, scritti con stile sobrio e lineare, si viene trascinati dentro un conflitto che in qualche modo ci appartiene: quello della ricerca d’amore. |
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La vita? Un viaggio - vario e ricco di sorprese - tra salti, svolte e ostacoli. Una corsa veloce come i quattro racconti che l’autore disegna, senza indugi retorici né compiacimenti stilistici. Una prova impegnativa come gli interrogativi che - tra le righe - il libro pone. Amore. Desiderio. Passione. Sesso, con o senza Affetto? Possesso e Solitudine. Ma Lui e Lei in modi diversi. Perché la vita è fatta di mondi diversi, di segreti e di incontri: con gli altri ma soprattutto con se stessi. |
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Se il passato è tiranno Se il futuro è ricatto Se il presente è menzogna Allora noi ci rifiutiamo di vivere nella storia! Noi si sente solo il virtuoso e autogeno ritmo di oscillazione del nostro pendolo.” Lethal Hats |
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E' la raccolta delle opere vincitrici (e delle segnalate) della quinta edizione del concorso "Racconto d'Inverno", indetto annualmente dalla Biblioteca civica di Lumezzane e dal Rotary Club Valtrompia, con lo scopo di stimolare e valorizzare scrittori e opere inedite, che altrimenti difficilmente troverebbero spazio nel mondo sovraffollato dell'editoria. |
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Francesco Facchini
Genere: sceneggiature cinematografiche
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Il suono di una mano ed Una ragione di vita in tre soggetti, costituiscono due raccolte con sei romanzi brevi sceneggiati, una modalità originale di proporre al lettore appassionato racconti scritti per il cinema. Infatti, la sintesi delle storie raccontate, presentata nel "soggetto" che le precede, offre al pubblico il significato del contenuto che potrà più facilmente immaginare in seguito nella sceneggiatura, immedesimandosi in modo così più coinvolgente e venendo da questa guidato. |
“Sgòrbypark”, atto unico di Giacomo Gamba, una produzione Fabbrica del Vento, è il risultato finale del lavoro di uno che al Teatro ha creduto davvero senza lesinare tempo, fatica e investimento. Ora gira il mondo, con diffusi riconoscimenti nazionali e internazionali. |
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Giacomo Gamba Marisa Strada
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Questo volume è dedicato all’atto unico “Venteux” di Giacomo Gamba, opera senza parole del genere “Teatro del movimento”, la storia emozionante di un sogno d’amore che prova a farsi realtà.Il volume contiene una presentazione dell’opera; una composizione di fotogrammi in sequenze, che rappresentano visivamente le scene; un’unità didattica, che, fornendo una guida a questo genere di teatro, conduce all’analisi delle immagini, al riconoscimento della struttura com |
Genere: Teatro e Didattica |
Questo volume contiene una completa descrizione dell’opera teatrale, accompagnata da una guida alla comprensione e da un questionario; un racconto fotografico; un’intervista al regista e drammaturgo sulla ispirazione e la preparazione del lavoro; appendici informative sul genere di teatro e di danza e sulle fonti maggiori della leggenda di Dracula, qui originalmente ripresa. |
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Dobbiamo trovare un modo di ridere nuovo, un riso che ci permetta di non essere ipocriti, fingendo di non vedere più i tratti comici di chi è diverso da noi, ma che sappia al contempo riconoscere i nostri. Un riso sincero, aperto e comunicativo, come quello che perdiamo quando smettiamo di giocare. Un riso che contiene il sorriso. |
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Questo volume contiene una completa descri |
Il libro bianco: il libro dell’immaginazione; pagine bianche riempite con la creatività dei ragazzi e dei bambini. |
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Ossigeno è aria respirabile, non contaminata, ma è anche - per antica metafora - tutto quanto può soddisfare una necessità interiore. Nel mondo rappresentato da questo ultimo atto unico di Giacomo Gamba, l’ossigeno si compera dai padroni invisibili di una Macchina diabolica, che lo produce al prezzo di schiavizzare gli uomini, costretti al lavoro forzato per mantenerla in funzione e drogati dalle giornaliere “ricariche”, che procurano un attimo di estasi, unico piacere restato a fronte di orribili sofferenze e di un’angoscia disperata. Il soggetto sceneggiato è la storia di un uomo e una donna che, soggetti a questo ricatto mortale, cercano una via d’uscita. Interessante è come. |
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Non solo Grotowski e Leqoc. Figure di un immaginario organico si catalizzano sulla scena, camuffate da marionette-acrobati, nel gusto di un gioco creativo, che può apparire buffo o assurdo, ma che resta un gioco serio, talora tragico talora grottesco, mai insensato, gratuito o fine a se stesso. |
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Sul palcoscenico il nostro futuro in stadio terminale. |
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Sul palcoscenico la nostra società in un prossimo futuro: l’ossigeno è prodotto artificialmente e venduto dal corrotto sistema dominante. I due personaggi rappresentano il conflitto tra inte-grazione e rivolta, drammaticamente sviluppato fino all’atto omicida, che svela la complicità con il potere di chi è acquiescente. Un’opera teatrale dalla struttura classica, dram-matica e compiuta, e dai contenuti universali e al contempo attuali. |
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Andrea Taglietti e Massimiliano Goffredi, giovani scrittori bresciani, coltivano ormai da anni la passione per la scrittura che li ha uniti in una fantomatica ed illusoria associazione letteraria, Atigiemme. Conosciutisi in ambiente scolastico, tra parodie e racconti, giungono, con La Terra di Nessuno, al loro quindicesimo anno di sodalizio letterario, senza perdere per questo la vena grottesca, scanzonata ma, al tempo stesso, densa e tagliente che da sempre li caratterizza. |
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Massimiliano Goffredi |
Racconti ironici, sferzanti, paradossali, sarcastici, provocanti. Perché una volta presa in flagrante, la verità – nuda per definizione – va estratta a viva forza e mostrata per quella che è, senza orpelli né consolazioni. Oppure si tratta di renderla visibile mettendola alla berlina, non spogliandola quindi, ma caricandola fino all’eccesso, al punto da restituirne una caricatura che sia ancora più reale della realtà stessa. È una caccia, questa, insieme virtuosa e rischiosa, da intraprendere in compa |
Pierino's bar |
Il breve romanzo è dedicato all’omonimo bar che l’autore ama frequentare quotidianamente, esso si anima delle presenze che egli incastona sapiente Un libro che è un tributo all’amicizia ed alla vita che scorre nel bar di Pierino. |
“Queste pagine sono suddivise così: la prima parte riguarda i ricordi che non vorrei mai perdere, la seconda è costituita da fotografie o schizzi accompagnati da mie poesie e brevi racconti. Le fotografie sono di mia esclusiva proprietà. |
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La Brescia della gente che si conosceva, si salutava, litigava, s’accapigliava, rideva e pian |
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Passato |
Il remoto – nell’opera di Sabbatelli – si fa sempre più prossimo, certamente non per restaurare l’irreversibile, quanto piuttosto per restituire alla memoria la vivacità del presente. Come un viandante ritenuto disperso e che invece ricompare sul luogo d’origine, carico di un arricchito fardello di viaggio. |
Il filo conduttore della raccolta di racconti è la narrazione di vita: quella di chi ha vissuto tanto e ricorda per trasmettere ed arricchire, e quella che rivive nelle parole dell’autrice, capace di capire i meccanismi del gioco della vita che ha attraversato, scorgere il disegno e di assaporarne i cangianti colori. In un tempo come il nostro, in cui le informazioni, le immagini, i suoni ed i colori, gli amori ed i rimpianti scorrono talvolta troppo velocemente davanti a occhi disattenti ed attraversano scaltramente i cuori, i racconti di Graziella Abiatico inducono a fermarsi, a riflettere, a sentire e ad amare. |
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Ricordi, vagabondaggi, sogni, speranze, paure, |
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Una raccolta di poesie, pensieri, brevi racconti, riflessioni, che si snodano lungo una parte cospicua della giovane vita dell’Autore, dai 10 ai 32 anni. Accompagna tutta l’opera un forte sentimento d’amore, seppur tradito o mal riposto o semplicemente donato senza riserve: l’amore è qui una forza trainante, si fa speranza nella gioia e nel dolore. La denuncia contro la violenza e la guerra si riflette anch’essa nel tema dell’amore devastato e perduto, ed è sempre la capacità d’amore che aiuta a superare anche la morte, come nel caso della scomparsa di un amico. |
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Nella mia storia c’è una certezza, che si staglia, superba come una torre: l’importanza, per la mia formazione, del vissuto in una vecchia ed acciac-cata corte, stranamente meravigliosa ai miei occhi di bambina. Una corte, da cui ho appreso tutte le sfumature dell’arcobaleno della vita, le albe e i tramonti, il cielo disteso, l’annuncio del lampo, la minaccia e il trambusto del temporale, il ritorno alla quiete. Ho appreso, sì, credo, tutto: l’importanza della corte e i pericoli, che in essa si insinuano, la sua magìa, la forza e, nel contempo, la sua debolezza, il fascino e l’illusione, la protezione ed il senso di abbandono. |
Il Karateka Claudio Colombi ci invita a riflettere e lo fa attraverso il racconto emozionante della sua sfida nello sport. Ci accompagna con uno stile semplice e amichevole nell’affascinante mondo spirituale del Karate-Do, e insieme a lui viviamo avventure sportive ed esistenziali semplici e toccanti. |
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“Parolacce, neve, mangiate, amore e affetto, quello vero”: questa espressione è una metonimia di tutto il romanzo. L’amore viene e va. L’affetto, quello vero, è l’amicizia. Per realizzarsi essa ha bisogno di una passione e di un sogno comune, che diventi “sacro”, una sorta di mistica missione. Lo snowboard, la neve, la montagna divengono così un legame da “compagni di spada” dei nostri tempi, esigono integrazione e fedeltà. “La vita intanto continuava con i suoi ritmi, le sue preoccupazioni inutili, i suoi modi, le sue conven |
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L’avventura con Gerry Scotti di un uomo proble-matico, timido e sensibile, si trasforma in un monologo della coscienza, che, parallelamente allo svolgersi del gioco a quiz negli Studi di Mediaset, rielabora i momenti salienti della vita del prota-gonista. |
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a storia ha le caratteristiche del romanzo iniziatico e di vita: Efran e Mira, sensibili ed intelligenti, imparano a conoscersi e a vivere in una realtà che, grazie al loro singolare modo di comunicare tramite poesie e messaggi che si lasciano su foglietti, si tinge di magico. |
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I capelli neri sono il tratto distintivo di due culture, solo apparentemente lontane, in realtà accomunate dalle stesse radici, come quella cinese di Sung Lin e quella nativa americana di Sisa. Il protagonista, l’americano Harvey Duke, dopo un percorso di crescita personale alla ricerca dell’armonia sulle montagne del Wudang in Cina, a stretto contatto con la cultura taoista, ritrova se stesso e, grazie al suo amico, il reverendo Hendrix, esprimerà, proprio nella riserva Navajo, i suoi più alti valori. |
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