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CINQUANTOTTESIMA TAPPA
È tutta un’altra storia: il ciclo di Occidente di Mario Farneti
Se Napoleone avesse vinto a Waterloo nel 1815, se i Cartaginesi avessero sbaragliato i Romani nel
Negli ultimi anni, gli ‘altri’ universi delle storie alternative raccolgono sempre più consensi ed attenzione sia da parte di serissimi storici e studiosi sia di scrittori di fantascienza. Ecco, così, documentatissimi e dettagliati saggi universitari nel curioso volume
Il risultato? Un’analisi di “tutta un’altra storia”: gli esiti sono spesso affidati ad eventi casuali e apparentemente insignificanti. Noi, infatti, viviamo in un mondo originato da situazioni particolari, ma non scontate, perché anche ‘la storia differente’ avrebbe avuto ragioni e soluzioni accettabili. Deriva, quindi, un metodo d’indagine e d’analisi in cui procedimento narrativo, interpretazione e valutazione si fondono in nome di un verosimile spesso non così assurdo e bizzarro: una storia ‘diversa’ con i perdenti di adesso in qualità di vincenti. Ardito gioco intellettuale e rigorosa indagine storiografica si misurano e si confrontano in modo decisamente nuovo. Un simile tipo d’approccio, però, ha affascinato ed affascina anche vari scrittori legati alla cultura dell’immaginario, con esiti spesso interessanti e coinvolgenti. Già Philip Dick con L’uomo dell’alto castello immagina che i Nazisti vincano la guerra e gli USA divengano una specie di protettorato nippo-tedesco. L’attenzione dello scrittore americano, però, si concentra più sull’orientalizzazione della cultura statunitense, sulla psicologia dei personaggi e meno sull’intreccio. Deriva, allora, una vicenda velata di malinconia e di speranza, in cui dimensioni spazio-temporali si mescolano. Originale è, invece, il ciclo di Occidente di Mario Farneti, edito dal’Editrice Nord a partire dal 2001. Il saggista e giornalista umbro, nato a Gubbio nel 1950, crea con tre corposi romanzi, Occidente, Attacco all’Occidente, Nuovo Impero d’Occidente, una saga sorprendente ed inquietante. Lo scrittore è abilissimo nel creare una realtà differente, fatta di mentalità, modi di vivere, luoghi, idee e personaggi. Nel primo libro della serie, Occidente, si racconta che, nel giugno del 1940, Benito Mussolini sceglie la neutralità e non entra in guerra con Hitler.
L’autore è abilissimo a costruire una dimensione alternativa molto credibile. Se le cose fossero andate diversamente, ad esempio, ci sarebbe l’E.I.A.R. al posto della R.A.I., Dario Fo sarebbe il Presidente degli Accademici d’Italia, Giulio Andreotti l’abile Segretario di Stato Vaticano, poi futuro Papa in odore di santità. Invece di Internet ci sarebbe una Rete tutta italiana, la tecnologia robotica e cibernetica del nostro Paese avrebbe prodotto complesse nanotecnologie o la stazione lunare Spicea Corona, si parlerebbe con termini latini e non inglesi, ci sarebbe una catena di ristorazione Mussolini, non Mac Donald’s e così via. Farneti delinea con precisione ed un pizzico di ironia, almeno nel romanzo iniziale, un mondo che, forse, avrebbe potuto esistere “in un altro tempo e in un altro luogo”, sviluppando notizie e testimonianze reali come l’interesse di Mussolini per gli gli U.F.O. o la creazione di un segretessimo Ufficio Speciale quasi un antenato della fantomatica americana Area 51. Che cosa rimane, dopo la lettura dell’intrigante serie? Sorpresa per situazioni non avvenute, ma che potrebbero essere accadute e, a seconda dei punti di vista del lettore, si prova sollievo o sgomento in riferimento a questa ‘realtà alternativa’ non così incredibile come si penserebbe… Per saperne di più - ROBERT COWLEY,
- PHILIP K. DICK, L’uomo nell’alto castello, Fanucci, Roma 2001. - MARIO FARNETI, Occidente, Editrice Nord, Milano 2001. - MARIO FARNETI, Attacco all’Occidente, Editrice Nord, Milano 2003. - MARIO FARNETI, Nuovo Impero d’Occidente, Editrice Nord, Milano 2006.
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