Una storia d'amore vissuta all'ombra dei Palazzi di una certa politica e del suo universo, con le sue dinamiche e le sue logiche di selezione più simili a casting televisivi che a colloqui di lavoro, dove «stelle e stelline con book fotografico d'ordinanza vanno in cerca di un posto onorevole in politica o anche soltanto di un onorevole amante». Così si legge nel risvolto del libro Il pesce rosso non abita più qui, stampato dalle Edizioni
La Fenice.
All’autrice, Maria Gabriella Genisi, è stato chiesto quanto ci sia di autobiografico nel suo romanzo. E ha risposto: «Assolutamente nulla. Tutti i personaggi sono frutto di fantasia. Sono state alcune forzature giornalistiche a volervi vedere altro. Per quanto riguarda me, poi, gli unici aspetti che mi accomunano a Cleo [la protagonista della storia] sono aver fatto, anni fa, un colloquio con alcuni dirigenti del Pdl per un’eventuale candidatura e la passione per la preparazione delle marmellate».
Eppure c’è chi ha interpretate l’opera pubblicata nel mese di giugno come un inquietante «romanzo verità» che potrebbe anche scuotere il mondo della politica.
La scrittrice è nata a Bari. Ha pubblicato per Manni Editore Come quando fuori piove (2006) e Fino a quando le stelle (2007) presentato alla Fiera del Libro di Torino nel 2007 e vincitore della X Edizione del Premio Letterario Nicola Martucci di Valenzano. Si occupa di eventi legati alla cultura e alla diffusione letteraria e collabora con l'Associazione Pugliese dei Presidi del Libro. È inoltre tra gli organizzatori del Festival Il Libro Possibile di Polignano a Mare.
Attilio Mazza