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Mark McCrum
«Il Viaggiatore maldestro»
Einaudi, p. 234, € 16,50



Mark McCrum, londinese e viaggiatore instancabile, ha avuto modo di conoscere e sperimentare sulla propria pelle il mare di comportamenti e abitudini di ogni paese del mondo. Il suo ultimo libro, Il Viaggiatore maldestro, è la prima guida universale per viaggiatori spiritosi ed educati, consapevoli che ancora oggi, come sempre, tutto il mondo è paese.
E’ un libro spassoso e intelligente come evidenziano alcuni esempi di comportamenti: mai passarsi sulla faccia il tovagliolo caldo offerto prima di un pasto in Giappone; vietatissimo poi soffiarcisi il naso. Durante un brindisi in Cina, poi, è meglio non dire "cin cin", a meno di non voler indicare il "pisellino" del padrone di casa, e mettere tutti in grande imbarazzo; in compenso, a fine cena, le bacchette possono essere tranquillamente utilizzate come stuzzicadenti. A un invito a cena in Argentina o a Singapore, è consigliabile presentarsi con un'ora di ritardo perché la puntualità verrebbe presa per ingordigia.
Se vi ricordate di aver compiuto gaffe simili, o vi siete ritrovati in situazioni particolarmente difficili durante i vostri viaggi esotici, allora siete il prototipo del “viaggiatore maldestro” descritto da Mark McCrum. E per evitare altre gaffe e desiderate destreggiarvi brillantemente nella selva di consuetudini, a volte davvero inimmaginabili, questa guida fa proprio per voi.
Il libro, spiritoso e originale, insegna dunque come cavarsela in ogni circostanza, evitando gaffe imbarazzanti e a volte persino pericolose. L’autore ha avuto modo di conoscere nei suoi viaggi situazioni che al di là di ogni immaginazione e con sguardo gentile ed ironico, racconta tutto ciò che può accadere fra il primo saluto e gli ultimi riti della vita: gli usi e i costumi legati alla conversazione, all’abbigliamento, alla tavola, ai rituali di corteggiamento, ai funerali.
E’ quindi un libro appassionate, un giro nel mondo delle diversità e aiuta a conoscere e a comprendere anche chi sembra vivere su un altro pianeta.

Attilio Mazza