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Tim Davys
«Amberville»
traduzione di Margherita Podestà
Bompiani, p. 306, € 18,50

Tim Davys è uno pseudonimo dell’autore svedese di Amberville, il libro divetato un caso editoriale: uscito in sordina in Svezia, ha venduto oltre 70.000 copie e tradotto in 25 Paesi.
E’ un noir straordinariamente insolito, divertente e feroce, politicamente scorretto, sensuale e avvincente nel mondo degli animali di pezza. Eric Orso ha tutto quello che si può desiderare: successo, una casa di lusso, una moglie bellissima. Sa di essere molto fortunato, perché non molto tempo addietro la sua vita era una corsa forsennata tra malefatte di ogni tipo, droga e locali malfamati; e la sua compagnia abituale era una gang agli ordini di un noto boss della malavita di Mollisan Town, Nicolas Colombo.
Ma il passato non è del tutto sepolto come Eric Orso pensava. Nicolas Colombo torna, una mattina, con la sua banda di scagnozzipiumati, a fargli visita e a mettere a soqquadro la sua vita, oltre che la sua bella casa. Colombo è molto chiaro: sa di essere finito sulla Lista della morte ed Eric deve toglierlo da lì.
Altrimenti, a farne le spese, sarà la sua bella, Emma Coniglio, zampa per zampa. Eric Orso è allora costretto a rintracciare i suoi vecchi compagni di crimine, tutti un po’ imbolsiti ma sempre pronti al rischio, per sventare il pericolo più serio in cui poteva cacciarsi: Tom Tom Corvo; Sam Gazzella; Serpente Marek. Li attende una impresa quasi impossibile: trovare la Lista che nessuno ha mai trovato, di cui si dubita pure che esista; e depennare il nome di Nicolas Colombo. Ma, soprattutto, Eric deve trovare un Orso che lo sostituisca in tutto e per tutto con Emma Coniglio affinché nulla si sappia del suo oscuro passato. Chi meglio del gemello buono di Eric?
Ha scritto il San Francisco Chronicle: «Amberville è un delizioso mystery ambientato in una città di pupazzi. E’ una lettura dannatamente divertente, che arriva dritto e forte, come il primo sorso di whisky».


Attilio Mazza