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Massimo Livi Bacci

«Eldorado nel pantano. Oro, schiavi e anime tra le Ande e l’Amazzonia»

Il Mulino,
180 pagine, € 14.00


Il libro di Massimo Livi Bacci, «Eldorado nel pantano. Oro, schiavi e anime tra le Ande e l’Amazzonia», pubblicato dal Mulino, traccia l'ascesa del mito e la sua fine con riferimento a una popolazione - quella dei Mojos - che abitava le sterminate pianure della Bolivia orientale.
L’autore, docente di Demografia nell'Università di Firenze annota che «i contatti con gli europei furono sporadici e difficili per le particolari condizioni insediative dei Mojos, lontanissimi dagli avamposti della colonizzazione. Per gli europei, quella dei Mojos fu una delle molte regioni del Sudamerica che albergarono il mito dell'Eldorado, dove viveva un misterioso e ricchissimo Gran Mojo. Le esplorazioni gradualmente rivelarono che nelle pianure fangose vivevano solo popolazioni poverissime, arretrate e inadatte, perché poco numerose e disperse, a quello sfruttamento di massa che altrove consentì agli spagnoli di arricchirsi pur in assenza di oro, argento o pietre preziose».
La ricerca dell’Eldorato fu dunque un miraggio che, a partire dai primi decenni del '500, ossessionò i conquistatori spagnoli, inducendoli a imprese quasi sempre disastrose, durante le quali erano innumerevoli i morti affogati nel mare e nei fiumi, dispersi nelle marce, uccisi nelle battaglie con gli indigeni o nelle lotte intestine, sopraffatti dalla fame e dalle malattie. Intere spedizioni sparirono senza lasciare traccia. La sete di arricchimento alimentava disperate scommesse al buio, un sogno sempre fuggente al di là dell'orizzonte, via via che le esplorazioni procedevano.
Quanto ai Mojos «vissero stabilmente in un habitat difficile grazie a una straordinaria capacità di adattamento e che per quasi un secolo si mantennero vitali sotto il governo dei gesuiti. La cacciata di questi, la corruzione del clero secolare e dell'amministrazione civile, e, nella seconda metà dell'Ottocento, l'emigrazione per la raccolta del caucciù, provocarono un lungo e duro decadimento. Anche tra i Mojos, come in altre parti d'America, gli europei determinarono una rivoluzione che fu demografica, culturale e materiale».


Attilio Mazza