Tutti i diritti riservati

A cura di Asher Colombo e Giuseppe Sciortino

Stranieri in Italia trent'anni dopo

Il Mulino, pagine 300, € 20,00


Il fenomeno dell’immigrazione in Italia ha compito trent’anni. I primi migranti, infatti, sbarcarono nel 1977. All'epoca erano poche migliaia; oggi hanno superato i due milioni.
I numeri «d’immigrazione in Italia sono tra i più alti del mondo sviluppato, e non è lontano il momento nel quale le comparazioni, per avere un senso, dovranno essere fatte con i tradizionali paesi d’immigrazione nordamericani e non più con i paesi a immigrazione riluttante dell'Europa settentrionale, che hanno oggi tassi d’immigrazione drasticamente più bassi. Trent'anni fa, quando si è cominciato a parlare d’immigrazione, molti degli interventi valutavano questo fenomeno come una bizzarria o come un processo rispetto al quale era possibile, e forse necessario, cercare delle alternative. Anche tra coloro che li assistevano, e rivendicavano diritti per gli immigrati presenti in Italia, era forte l'idea che si trattasse di un fenomeno transitorio, che aveva le sue cause al di fuori del paese, nella povertà dei paesi d'origine e soprattutto nelle politiche di chiusura adottate dai paesi europei tradizionale meta del lusso dei flussi migratori. Oggi, nonostante la forte politicizzazione del fenomeno e la rilevante quota di opinione pubblica contraria all'immigrazione, pochi riescono a dubitare che la popolazione straniera sia un fenomeno strutturale destinato a mantenere una rilevanza negli anni a venire. Interi settori economici dipendano oggi, in modo più o meno rilevante, dalla presenza di una forza lavoro straniera».
Va inoltre considerato che in Italia, ai giorni nostri, uno straniero su cinque ha meno di 18 anni e molti di essi, essendo nati e cresciuti nel nostro paese non sono più stranieri ma italiani. L’immigrazione non ha quindi da noi solo un passato ma anche un futuro.
Così scrivono Asher Colombo e Giuseppe Sciortino, rispettivamente docenti di Sociologia a Bologna e a Trento, curatori del volume «Stranieri in Italia trent'anni dopo», edito dal Mulino. Il saggio ripercorre, capitolo per capitolo, come si è sviluppato un fenomeno dall'andamento tumultuoso di cui oggi tutti sono consapevoli, ma non da tutti ancora accettato: dalla presenza dei rumeni alle storie dalle donne, alla riconfigurazione familiare, alle identità di alcuni gruppi di migranti, alla progressione delle carriere, alle rappresentanze sino alle aspettative dei figli degli immigrati.


Attilio Mazza