«Quella che state per leggere – scrive Edoardo Boncinelli, autore del saggio “L’etica della vita. Siamo uomini o embrioni?”, edito da Rizzoli –, è la storia dell'inizio dello sviluppo di una vita umana, seguita nelle sue prime fasi biologiche e poi in quelle biografiche principali, alla luce dalle conoscenze disponibili all'inizio del terzo millennio. Una storia lineare, come si conviene a una vera storia, ma che avrebbe anche potuto seguire strade diverse perché ogni piè sospinto ha incontrato biforcazione, punti di svolta. Ma anche strozzature, cioè stretti passaggi attraversati i quali non si torna più indietro».
Bonicinelli, ben noto docente di Filosofia all’Università San Raffaele di Milano, è uno scienziato assai stimato a livello internazionale per le sue ricerche sulla biologia molecolare. Il saggio da poco edito nella collana Bur, è anche una storia di misteri, che conferma come sia «più facile dire che cosa è successo nei momenti immediatamente successivi al nostro concepimento che ciò che è seguito dopo e soprattutto molto dopo. Dei primi primissimi istanti della vita abbiamo imparato tante cose, tutte affascinanti e tali da lasciare veramente senza respiro. Più si apprende e più ci si meraviglia. Ogni nuova scoperta scientifica, infatti, non toglie fascino agli oggetti che studia, ma semmai gliene aggiunge. In particolare per quanto riguarda la vita non c'è passo che non ci ammalii e non ci stupisca. Tutto avviene con grande naturalezza, ma ogni singolo fenomeno richiede l'intervento di un’enorme varietà di meccanismi».
La pubblicazione esce in un momento di durissime battaglie politiche attorno una fecondazione assistita e le cellule staminali. E pone interrogativi su quando si possa parlare di essere umano e quando l'embrione diventa individuo. Molte domande hanno una risposta scientifica; altre rientrano negli ambienti legali, etici e religiosi.
Attilio Mazza