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Joseph Epstein

«Amicizia»

Il Mulino, 298 pagine, € 16.00


«Questo è un libro sull'amicizia, sui suoi piaceri, sulle sue complicazioni e sulle sue molteplici contraddizioni. L’idea di scriverla mi è stata suggerita, com'è giusto che fosse, dal mio amico Arnie Glass, sociologo ed ex libraio a Evanston. Un pomeriggio, mentre prendevamo un caffè, Arnie mi ha detto: “Dovresti scrivere qualcosa sull'amicizia. Nessuno ha mai detto tutto quello che c'è da dire».
Così Joseph Epstein, autore del saggio «Amicizia» pubblicato dal Mulino. E ancora: «Cosa potrebbe esserci da dire?, mi chiedevo. Pensandoci avevo l'impressione che le mie amicizie fossero diventate sempre più complesse con il passare dell’età: pur avendo ancora molti cari amici, l’amicizia aveva smesso, e da tempo, di essere libera e facile, ed era ormai di rado la cosa semplice, piacevole della mia adolescenza e della mia giovinezza, né potevo dire che forse ancora il centro della mia vita. Perché? Che cosa l'aveva sostituita? Che cosa stava succedendo esattamente?».
Ecco alcuni interrogati che tutti, giunti a una certa età, ci poniamo voltandoci col pensiero a ripercorrere gli anni più verdi. L’autore analizza il sentimento dell’amicizia in diciannove capitoli in cui entrano il bisogno di amicizia ed anche l’arte dell’amicizia.
«Una volta che l'idea di affrontare quest'argomento mi si era presentata – annota ancora Epstein – ho cominciato a sentire che qualcosa nella natura dell'amicizia aveva subito una completa metamorfosi. Mi pareva che l'amicizia fosse stata idealizzata per troppo tempo». La realtà è che le amicizie «sono di fatto diventate più complesse. Il cambiamento della condizione femminile ha contribuito a sua volta a trasformare radicalmente la natura di molti tipi di amicizia: tra mariti e mogli, tra uomini e donne, tra le donne stesse. La tecnologia – attraverso sistemi telefonici sofisticati, la maggiore accessibilità anche a lunga distanza, la posta elettronica – ha condotto l'amicizia a uno sviluppo che non sarebbe mai stato immaginabile solo trent'anni fa».
Il libro di Epstein aiuta a comprendere il senso dell’amicizia ai giorni nostri, a capire la necessità di amici e a distinguere i buoni dai cattivi amici.

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Attilio Mazza