Episodio fra i più celebri della Divina Commedia è quello di Paolo e Francesca. Siamo nel «cerchio primaio» e il peccato di Francesca, l’adulterio, non viene considerato da Dante un peccato qualunque. Il Poeta, tuttavia, investe di pietà la figura della peccatrice e del suo compagno e tutto il bel mondo antico di donne e cavalieri travolti dalla bufera infernale perché colpevoli di lussuria.
Lorenzo Renzi, docente di Filologia romanza all’Università di Padova, nel saggio edito dal Mulino, «Le conseguenze di un bacio. L'episodio di Francesca nella “Commedia” di Dante» analizza la vicenda dall'amore tragico e appassionato di Paolo e Francesca – per sempre avvinti dalla bufera infernale –, entrato a far parte dell'immaginario sentimentale, pur appartenendo anche alla storia e alla letteratura.
Renzi, rilegge pure con vena ironica la ben nota vicenda, tratteggiando nelle belle pagine del saggio la figura di Francesca e ricostruendone le mutevoli fortune presso i commentatori antichi i critici moderni e ricorda le tante rievocazione che l'episodio ha avuto in letteratura, teatro e arti figurative.
Se per gli antichi la morale della storia era «che è bene non lasciare uomini e donne soli», per i romantici Francesca è stata una sorta di eroina, vittima dell’amore-passione. I moderni, dal canto loro, la considerano colpevole non tanto per aver tradito il marito quanto per aver letto troppi romanzi.
Attilio Mazza