Dopo il fortunato «Duce proibito» che offrì una messe di fotografie del dittatore scartate dalla censura perché ritenute non «politicamente corrette» (Mussolini non vi appariva in pose marziali), Mimmo Franzinelli, accreditato studioso del fascismo, è tornato in libreria con un altro lavoro per immagini: «RSI. La Repubblica del Duce 1943-1945. Una storia illustrata», sempre edito da Mondadori.
La raccolta fotografica della fine della parabola fascista rende evidente l’enfasi, la retorica della propaganda e le condizioni terribili in cui fu precipitato il Paese con le efferatezze compiute nella guerra civile prima e dopo il 25 aprile. La sezione finale, a colori, dedicata ai manifesti della Repubblica di Salò è forse la raccolta edita più ricca e completa di questa materia.
In tale serie Franzinelli individua i grandi filoni della propaganda salodiana, e attraverso di essi ordina un materiale di straordinario interesse storico e visivo: il tradimento monarchico-badogliano, la fedeltà e fiducia nei tedeschi, la mobilitazione patriottica e l’arruolamento nelle formazioni fasciste, le radici risorgimentali della Rsi, la crudeltà e slealtà nemica, la militarizzazione del lavoro, la presenza femminile nelle organizzazioni repubblichine.
Il nuovo libro di Franzinelli offre una brillante chiave di lettura del periodo repubblichino, ancora poco conosciuto, in particolare nell’utilizzo della propaganda per accreditare un ruolo patriottico e un’immagine di continuità di governo e di fedeltà alle alleanze.

Attilio Mazza