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RECENSIONI è la sezione dedicata a tutti coloro che amano avere la compagnia di un libro, magari che li aspetti la sera sul comodino. Proporremo un Libro Amico ogni settimana, indicandone il genere, il grado di difficoltà, i temi e le qualità.

Riccardo Tesi

«Storia dell'italiano. La formazione della lingua comune dalle fasi iniziali al Rinascimento»

Zanichelli, 286 pagine, € 23.00

Il volume edito da Zanichelli, «Storia dell'italiano. La formazione della lingua comune dalle fasi iniziali al Rinascimento», di Riccardo Tesi, aveva già avuto una precedente edizione da Laterza. Il volume pubblicato ora in edizione aggiornata, con alcune parti interamente riscritte e integrazioni bibliografiche, unitamente a quello dedicato all’italiano moderno e contemporaneo, completa un'opera che abbraccia un lungo arco cronologico. Ed è quello – annota l’autore – «tradizionalmente studiato dalla disciplina che va sotto il nome di “storia della lingua italiana”, esteso dalle fasi di transizione dal latino parlato della tarda antichità all'emergere dai volgari sul territorio italiano in epoca medievale fino ai più recenti sviluppi di quella “nuova lingua con un cuore antico” com'è in realtà a tutti gli effetti l’italiano moderno e contemporaneo».

Riccardo Tesi, docente di Storia della lingua italiana all’Università di Bologna, osserva ancora, nella nota introduttiva, che lo studente universitario o la persona colta desiderosa di approfondire il tema avrà, a lettura ultimata di questo libro, «un quadro esauriente ma anche diverso da quello comunemente posseduto da uno studente liceale o da un individuo colto su un argomento, appunto la storia della lingua comune italiana, che una lunga tradizione storiografica di ascendenza illuministica e poi risorgimentale ci ha consegnato sotto una prospettiva non sempre aderente alla realtà storica, né tantomeno alla concreta dimensione linguistica dei documenti».

La storia della lingua comune delineata in questo volume, «si presenta in realtà meno unitaria e monolitica di come appariva ancora qualche decennio fa nella classica “Storia lingua italiana” di Bruno Migliorini: in un quadro più mosso e articolato, un'importanza decisiva acquistano le fratture e le discontinuità tra una fase storica l'altra e, all'interno della stessa fase, le discontinuità di registro d'uso legate gli ambiti contestuali e alla cultura dei singoli eventi».

Il volume è caratterizzato dalla chiarezza espositiva con la quale sono discussi criticamente i principali temi della storia linguistica italiana, l’analisi di numerosi testi, con speciale riguardo alla componente sintattica e testuale, l’attenzione particolare dedicata ai linguaggi tecnico-scientifici. L’opera prende in esame la formazione della lingua dalle prime testimonianze dei volgari medievali alla codificazione grammaticale del Cinquecento e al primo modello di italiano fondato sulla lingua letteraria dei grandi autori toscani del Trecento: un modello che resisterà per oltre due secoli, fino all’avvento dell’italiano nuovo di stampo europeo e alla riforma manzoniana.

Attilio Mazza



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