«C'è un tempo per teorizzare e uno per raccontare», si legge nell’introduzione del libro edito da Mondadori «Tutti i volti dell’arte, da Leonardo a Basquiat», di Flavio Caroli, storico dell’arte, e Lodovico Festa, giornalista. Da questa considerazione, informa la nota introduttiva, «vogliamo far partire il nostro libro di conversazioni un po' particolari fra uno storico dell'arte, dal collaudato curriculum accademico e autore di numerosi libri e mostre, e un giornalista-editorialista, più impegnato nell'analisi politica che nell'intervento su temi culturali.
Perché sarebbe oggi il tempo di raccontare l'arte e non solo di ricercare e teorizzare? Perché l'arte, grazie alla sua enorme potenzialità simbolica, quella indagata dalla ricerca dei migliori accademici, crea, definisce, assorbe, anticipa i movimenti della nostra civiltà. E oggi, come spesso sottolineano gli analisti politici più attenti, la situazione in cui versiamo chiede di essere discussa ed esaminata con particolare attenzione. E urgenza».
Il libro si propone, dunque, «di dare risposte sullo stato della nostra civiltà, partendo da un'analisi critica delle tendenze di lungo periodo e più recenti dell'arte occidentale, un motore potente per tutto lo sviluppo sociale e culturale. Rinunciando, però, alla pretesa di “sistemare” queste risposte, di dar loro una veste compiutamente teorica: da qui la scelta di una riflessione meno per teorie e più per spunti, squarci, aneddoti. Vogliamo intervenire – per così dire, scrivono gli autori – nel corpo vivo della discussione, con una certa tempestività e con molta attenzione all'opinione non specialistica, perché ci sembra vi sia necessità di una riflessione con ampi coinvolgimenti».
Un dialogo aperto, quindi, non specialistico, ricco di racconti e aneddoti che ripercorrono lo sviluppo dell'arte occidentale nelle sue peculiarità, proponendo non tanto certezze teoriche quanto stimoli e spunti di discussione. L'osservatorio privilegiato della creatività artistica, che non procede mai per vie lineari ma "per balzi improvvisi e imprevedibili ", consente infatti di sondare nel profondo la complessità del mondo contemporaneo. Attraverso gli innumerevoli volti dell'arte, ecco allora profilarsi i lineamenti della civiltà occidentale: Leonardo, che coglie la natura enigmatica dell'anima umana anticipando la psicoanalisi, Raffaello, incarnazione del cattolicesimo trionfante, Michelangelo, genio della "forma". Tratti che emergono poi prepotentemente nel filone spagnolo, segnato da pulsioni estreme, come testimoniano il radicale realismo di Velázquez, le creazioni visionarie di El Greco e quel "mistero puro" che è Goya. Si diversificano nelle opere degli inglesi con Hogarth e la pittura teatrale, dei tedeschi con l'arte del comico e del grottesco, degli impressionisti e di Van Gogh con le sue contaminazioni orientali. E riflettono lo spirito controverso del nostro tempo nelle pagine che entrano nel corpo vivo del mercato dell'arte, dei rapporti fra pittura e cinema e delle ultime avanguardie.
Attilio Mazza