ARTE - A cura di Rosa Roselli
Tutti i diritti riservati
A cura di Rosa Roselli

Tutti i diritti riservati


GLI ANNI 80.
IL TRIONFO DELLA PITTURA
DA SCHIFANO A BASQUIAT



(Monza, Villa Reale)






J. Schnabel, Testa. Ritratto di Gian Enzo, 1988

Dopo il periodo delle “avanguardie storiche” ossia quelle che possiamo collocare tra il 1900 e la seconda guerra mondiale, s’afferma, tra gli anni 60-70, la “Neoavanguardia” che, ben presto, viene sottoposta ad analisi critica e che viene superata, negli anni 80, da una nuova corrente, chiamata “Postavanguardia”. Essa provoca un vero e proprio cambiamento, volto al completo superamento del passato, che porta alla nascita di movimenti artistici diversi, non sorretti da particolari ideologie. Questa trasformazione è favorita e sostenuta da un nuovo modo di concepire l’arte, improntata alla più aperta libertà di espressione. Secondo Meneguzzo “negli anni Ottanta, che ricordiamo come gli anni del riflusso e dell’edonismo, è in realtà successo di tutto: (…) è iniziato il processo di smaterializzazione delle cose e quello della rivoluzione informatica e l’informazione ha vinto sulla produzione”. Ad innescare la nuova era è stata l’insofferenza per il minimalismo ed il concettualismo della Neoavanguardia, perché essa aveva tolto la voce all’arte con la riduzione al puro concetto, privo della piacevolezza della forma. Negli anni dell’edonismo reaganiano il mercato chiede una pittura piacevole, facile a capirsi, di grande formato e con l’intervento dell’uomo che dà all’opera il carattere di originalità.



M. Paladino, Silenzioso mi ritiro a dipingere un quadro. 1977


C’è quindi la ripresa della figurazione, soprattutto in Germania con i “Nuovi selvaggi”, legati alla tradizione figurativa di Baselitz, Penk…, e in Italia con la “Transavanguardia”: due correnti che ripropongono il ritorno alla pittura, all’espressione e al sentimento. Afferma Meneguzzo a tal proposito: “L’Italia era il luogo dove bisognava essere”. A New York invece s’afferma il fenomeno del graffitismo ossia delle scritte e delle figurazioni eseguite con lo spray sulle pareti e sui convogli della metropolitana newyorkese. Questa nuova forma espressiva è stata poi accolta dalle gallerie d’avanguardia ed è entrata nel mercato artistico internazionale con Basquiat, Haring, Quinones. Il graffitismo  è un’arte popolare, di matrice negra e dunque diversa dalla pop art, più elitaria, e dall’informale, perché nel graffito la figurazione è dominante. E’ un’arte che richiama anche il trionfo della musica rock e pop, del beat e punk sia negli USA sia in Inghilterra e in tutta Europa. L’arte degli anni 80 è un momento felice, espressione di rinnovamento e di ricchezza.



K.H.Hodcke, Danza con le spade

La mostra è visitabile fino al 14 Febbraio 2010


Archivio