ARTE - A cura di Rosa Roselli
Tutti i diritti riservati
A cura di Rosa Roselli

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FRANCO RINALDI:
NEI GIARDINI DEL SOGNO





(Brescia, Piccolo Miglio – Castello di Brescia)




F. Rinaldi, Il cattura poesie, 2003


Franco Rinaldi, pittore bresciano, di Bagnolo Mella, si ripresenta all’attenzione dei Bresciani e non, dopo qualche anno, precisamente quattro, dalla grande mostra presso la Primo ’s Gallery cittadina. Se nell’esposizione del 2005 Rinaldi ha voluto farci conoscere il suo percorso artistico ab origine e, quindi, l’approdo ad una modernità tragica e consapevole del disagio psicologico dell’uomo moderno, chiuso e circoscritto nella sua infermità mentale, oggi l’artista diventa poeta, riflette sull’individuo e sulla società, fa emergere il suo “cogito ergo sum”, senza librarsi però nel cielo delle certezze.

“Il porto
accende ad altri i suoi lumi; me al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore”

(Saba)




F. Rinaldi, Movimento spazio-sogno, 2005


Rinaldi è convinto che ogni opera è portatrice di un significato, positivo o negativo, utile alla società e all’uomo che vi si identifica. L’artista aiuta l’uomo nella ricerca della sua interiorità, concretizza in immagini la sua particolare sensibilità, non risparmia a sé e al suo interlocutore gli aspetti sgradevoli e angosciosi della vita, della ricerca spasmodica di un quid che dia all’uomo la forza di continuare il suo itinerarium verso quella realtà in- conoscibile cui tutti aspiriamo, ma da cui si rifugge. Osserviamo le strane creature di questo pittore tormentato: esse non sono mai solari e non hanno colore. Hanno forme pungenti, incutono timore, sono inquisitorie e, come in certi quadri di Bacon, ci rendono consapevoli delle nostre fragilità.




F. Rinaldi, Nella foresta dell’anima, 2003

La mostra è visitabile fino all'8 Novembre 2009.


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