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A cura di Rosa Roselli Tutti i diritti riservati |
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S. Lega, Passeggiata in giardino
Silvestro Lega (Modigliana, Forlì, 1826- Firenze 1895) ebbe una complessa e lunga formazione artistica. L’incontro con la corrente purista lo portò a confrontarsi con la natura e ad indirizzarsi alla conoscenza dei Maestri del Trecento e del Quattrocento toscano: Giotto, Beato Angelico, Ghirlandaio, Botticelli, Paolo Uccello e Piero della Francesca. I puristi tuttavia utilizzavano la lezione quattrocentesca nella pittura storica, nell’allegoria e nei quadri a soggetto sacro, Lega e i Macchiaioli, invece, nella pittura di paesaggio, nelle scene di interni e di vita popolare. Fra i pittori macchiaioli Lega fu a lungo il più indeciso nello scegliere la pittura di macchia, perché riluttante ad abbandonare il disegno e il chiaroscuro. Sicuramente non rinunciò mai a dialogare con i grandi maestri del Quattrocento toscano ed è per questo motivo che in mostra sono presenti opere di Beato Angelico, Ghirlandaio, Botticelli ed altri per consentire al visitatore di percepire quel legame mai interrotto tra il primo Rinascimento e la modernità ottocentesca. Nei quadri di Lega dunque c’è un continuo rimando alla pittura toscana, che si nota in due grandi capolavori “Il pergolato” e “La visita”, presenti in mostra. In particola l’opera “La visita” è affiancata ad una tela di Beato Angelico, intitolata “Visitazione di Maria a Santa Elisabetta”.
S. Lega, Visita alla balia
Lega giunse a Firenze nel 1843, dove frequentò l’Accademia di Belle Arti. Fervente patriota, nel 1848, partecipò alla prima guerra d’indipendenza. Tornato a Firenze, divenne allievo del Ciseri che lo indirizzò alla pittura di storia, ottenendo così i primi successi. Dopo un periodo di incertezza, nel 1860 aderì alla corrente dei Macchiaioli e, a partire dal 1861, nella campagna di Piagentina, ospite della famiglia Batelli, visse il momento più fecondo e felice della sua vita. In quell’anno eseguì il ritratto di Garibaldi, conosciuto tre anni prima a Modigliana. Il 1867 e il 1868 vedono l’apogeo dell’attività pittorica di Lega, quando l’artista produce tre grandi capolavori, noti come la “Trilogia poetica: Il canto dello stornello, La visita , Il pergolato”. Lega, uomo fiero e scontroso, si distinse sempre per la sua radicale fedeltà agli ideali artistici e politici del suo gruppo e non accettò mai alcun compromesso, nonostante le difficoltà economiche. La mostra, costituita da 90 opere, delle quali 60 di Lega, vuole offrire un ampio panorama della produzione dell’artista, evidenziandone l’inquietudine e la continua ed inesausta ricerca di novità.
S. Lega, La visita
La mostra è visitabile fino 24 Giugno 2007
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