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A cura di Rosa Roselli Tutti i diritti riservati |
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AFRO,
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Afro Basaldella, in arte solo Afro (Udine 1912 – Zurigo 1976), con il fratello Mirko, nel 1933, si reca a Roma dove frequenta
Afro ha come metodo pittorico una continua rilettura delle sue precedenti invenzioni, dà loro un nuovo sentimento, realizzando così astrazioni molto raffinate.
Afro, Il ponte, 1968
I primi successi Afro li coglie a New York. Il MOMA lo propone sempre nelle collettive americane suscitando l’attenzione e l’interesse dei collezionisti. Nel 1956, alla Biennale di Venezia, viene riconosciuto come il miglior artista italiano per la sua sensibilità pittorica e per la purezza della sua poetica. Afro ha sempre cercato di traslare sulla tela l’idea delle cose, in forma diretta e concisa, estromettendo dalle sue composizioni la figura umana. La mostra, che si sviluppa in due sedi, offre al visitatore la possibilità di godere della vista di numerose opere. Ad Udine i suoi lavori sono affiancati a quelli di artisti americani, da lui conosciuti e non facilmente visibili in Italia: Pollock, Rothko, de Kooning, Twombly, Klein, Calder… A Pordenone Afro è, invece, a confronto con artisti a lui contemporanei, come Fontana e Burri, e con quelli del Gruppo degli Otto, ossia Birolli, Vedova, Santomaso, Morlotti.
Le mostre sono visitabili fino al 19 Marzo 2007
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